Dopo la realizzazione dei film in tedesco, è stata avvertita la necessità di poter disporre di esempi di riferimento che presentassero la prestazione comunicativa di un parlante nativo. Il fatto di vedere come una persona di madrelingua italiana affronti la situazione e a quali difficoltà debba anch’essa confrontarsi permette di relativizzare il preconcetto secondo il quale la prestazione di un apprendente sarebbe per definizione deficitaria, mentre invece quella di un nativo sarebbe da ritenersi automaticamente irreprensibile. Per queste ragioni, 2 dei 24 film sono stati realizzati con persone italofone, e precisamente per gli scenari “Partecipare a un colloquio con l’insegnante” e “Presentarsi a un colloquio di orientamento professionale.”
Monica Martini ha un appuntamento con il docente di classe di suo figlio per discutere dell’anno scolastico appena concluso. In particolare vuole parlare di una decisione del consiglio di classe con la quale non è d’accordo.
Monica Martini ha 47 anni, è svizzera e abita a Monte Carasso.
Persona di madrelingua italiana
In questa situazione il genitore è portato a parlare della situazione scolastica del figlio/della figlia, a esprimere il proprio dissenso rispetto a una scelta presa dal consiglio di classe, ad argomentare a favore di una modifica di tale decisione e a collaborare con l’insegnante per giungere a un compromesso soddisfacente. Si tratta di uno scambio particolarmente difficile sul piano linguistico, socioculturale ed emotivo, che richiede competenze comunicative sviluppate. La determinazione di Monica traspare dalla sua camminata, dalla stretta di mano, dal suo sguardo e dal tono della voce. Monica è molto energica e contrariata e adotta una strategia argomentativa combattiva, caratterizzata da gesti accentuati, sorriso ironico e propositi diretti: ho ricevuto appunto questa un po’ brutta notizia per me, questo a me dispiace molto e non sono d’accordo, secondo me rovinargli un po’ il futuro così è peccato). Monica non esita a esprimere con determinazione ciò di cui è convinta: la decisione del consiglio di classe di precludere al figlio l’accesso ai livelli A denota una mancanza di comprensione. Non è disposta a scendere a nessun compromesso e si congeda molto scontenta, comunicando senza mezzi termini la sua intenzione di fare ricorso, escludendo così qualsiasi possibilità di trovare una soluzione alternativa. L’insegnante sembra abituato a doversi confrontare con questo tipo di reazione da parte dei genitori, e con molta calma riesce a far valere i propri argomenti, rimanendo irremovibile sulla decisione del consiglio di classe. Le due persone di madrelingua straniera che hanno affrontato lo stesso scenario di Monica hanno gestito lo scambio senza entrare in conflitto e mantenendo un clima sereno assicurandosi così la buona predisposizione dell’insegnante e un proseguimento pacifico dei rapporti.
Contesto